Si pensa sia il male
è anche peggio:
è il baluginare interrotto
da un nero di corvi,
è il fragoroso rombare
di auto ammuffite,
è il fetido fetore
che i vetri fa appannare.
E poi
risale.
Risale i capillari
raggiunge un cuore bambino
lo inchiostra.
E poi
ti sforzi,
candeggi, rilavi.
Sorpresa:
Perlana non serve
più niente teme
eppur continua a tremare
quel d’ombra pulsare.
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